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Intervento sulla vera tenuta del sistema previdenziale

Riportiamo di seguito un articolo pubblicato sul giornale NUOVA VENEZIA a firma di Gabriele Vesco e Filippo Nappi. Buona lettura.

Con i contributi delle pensioni si da’ la possibilità di pagare il debito dello Stato. Il sistema previdenziale non è assolutamente sull’orlo del fallimento. Questa è una vera bugia, per colpire ulteriormente i pensionati e i lavoratori privati e pubblici. I contributi versati sono quota del salario non pagato in busta paga, ma accantonato oggi, per essere riscosso in futuro, come pensione.
Lo Stato non mette un euro nel sistema previdenziale del lavoro dipendente privato. Per il lavoro dipendente pubblico ovviamente sì, peccato che lo Stato sia un evasore contributivo dal 1945 fino agli anni ’90. Nel bilancio dell’Inpdap mancano infatti 45 anni di versamenti.
Nel documento consegnato dal Commissario straordinario dell’Inps al Parlamento, che riportiamo testualmente, rappresenta la prova dell’ipocrisia di quanti straparlano di deficit della Previdenza pubblica. Il commissario dichiara che ” per conseguire la riduzione della spesa pari a 516 milioni di euro, essi sono da riversare tutti gli anni in entrata al bilancio dello Stato “.
Ciò chiarisce compiutamente che è l’ Inps a dare denaro allo Stato attraverso i contributi dei lavoratori. Per fare un esempio, la prima riga della relazione sul rendiconto generale del 2011, recita così:
” Il bilancio consultivo dell’anno 2011 del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, presenta un risultato di esercizio ( cioè un avanzo ) di 469 milioni di euro.”
Eppure quando si parla di Inps, ogni volta si parla di Deficit, di Fallimento, di Buco nei bilanci, ecc., ecc., ecc..
Risulta incomprensibile che manchi totalmente una campagna informativa capillare su questi temi, e che il sindacato nelle sue diverse articolazioni, non indichi la strada di una forte mobilitazione anche a livello nazionale.

FILIPPO NAPPI LAS VENEZIA

GABRIELE VESCO R. LAS VENETO

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